Cremazione e Impatto Ambientale

Cremazione e Impatto Ambientale

Indice

  • L’impatto ambientale della cremazione
  • Il quadro normativo per la cremazione
  • In quanti scelgono la cremazione?
  • Ultime riflessioni

L’impatto ambientale della cremazione

La cremazione è una pratica sempre più diffusa, ed è per questo motivo che si ha bisogno di più tempi crematori in molte città. Tuttavia la richiesta di nuovi forni per la cremazione solleva per alcune amministrazioni quesiti di natura  ambientale.

SFATIAMO UN FALSO PROBLEMA: le moderne tecnologie hanno un impatto quasi allo zero emissioni di monossido di carbonio e mercurio, quasi sempre certificate dall’HARPA; dunque la cremazione rispetto alle altre pratiche di  sepoltura si attesta ancora più di ieri come LA MIGLIOR PRATICA AMBIENTALE.
Si pensi che per ampliare i cimiteri si debbano espropriare terreni, si pensi al continuo utilizzo di marmi per le tumulazioni, si pensi al continuo smaltimento del materiale cimiteriale al momento delle esumazioni ed estumulazioni ordinarie ( bare, zinchi, pietre marmoree, cemento, calcestruzzo etc.) si pensi anche all’inquinamento delle falde acquifere el materiale organico nelle inumazioni a terra.

Inoltre l’Associazione Romana di Cremazione è confederata con la propria federazione nazionale ( F.I.C. https://www.cremazione.it/) che a sua volta collabora con la Union Crematiste Europèenne ( U.C.E.  https://cremation-ffc.fr/lunion-crematiste-europeenne/) le quali STANNO LAVORANDO INSIEME PER UN PROGETTO NORMATIVO EUROPEO.

Il quadro normativo per la cremazione

Il quadro legislativo che regola la cremazione in Italia si sta adeguando rapidamente all’evoluzione tecnologica e alla crescente domanda. Il Testo Unico delle Leggi Sanitarie stabilisce che la cremazione può avvenire solo con l’autorizzazione dell’autorità sanitaria competente, e nuove norme mirano a rendere più sostenibile la gestione delle salme .

La legge n. 130/2001, che ha aperto alla dispersione delle ceneri in mare o in altri luoghi autorizzati, riflette un impegno verso una regolamentazione più flessibile e in sintonia con il rispetto ambientale. In questo contesto, i crematori italiani stanno adottando misure rigorose per conformarsi a standard sempre più stringenti sulle emissioni, grazie anche al supporto di normative europee che promuovono l’efficienza energetica e il contenimento degli inquinanti .

A Roma, le decisioni del Sindaco in materia di autorizzazione delle cremazioni tengono sempre più conto dell’impatto ambientale, con l’obiettivo di promuovere pratiche funerarie rispettose dell’ambiente, come dimostrato dai progetti in corso per aggiornare i crematori cittadini con tecnologie a basso impatto.

In quanti scelgono la cremazione?

Le statistiche evidenziano un costante aumento delle cremazioni in Italia. Nel 2023, circa il 38% dei decessi è stato seguito dalla cremazione, un incremento significativo rispetto agli anni precedenti . Questo riflette un cambiamento nelle preferenze culturali, con una crescente consapevolezza dei vantaggi nella cremazione rispetto alle tradizionali sepolture.

Ultime riflessioni

La cremazione rappresenta una soluzione moderna e sempre più sostenibile per onorare i defunti, in un contesto di crescente attenzione all’impatto ambientale delle nostre scelte. Grazie a tecnologie avanzate e a normative più severe, la cremazione è oggi una pratica ecologicamente responsabile, che consente di ridurre le emissioni e l’uso di risorse naturali.

Il ruolo dell’Associazione Romana Cremazione è fondamentale nel supportare le famiglie, offrendo assistenza non solo dal punto di vista pratico, ma anche nella consapevolezza ambientale e culturale. Mentre i crematori continuano ad aggiornarsi con tecnologie verdi, la cremazione si afferma come un’opzione in linea con le esigenze del presente e del futuro.

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